Phajaan, una petizione contro lo sfruttamento di elefanti per turismo
Si chiama Phajaan e consiste nell’addomesticamento degli elefanti, in maniera cruenta, per trasformarli in mezzi di trasporto per turisti. Un’usanza antica, molto di voga in India, contro la quale da qualche tempo in molti, animalisti e non, si stanno mobilitando per porre fine.
Quella di cavalcare un elefante è un’esperienza molto ricercata dai turisti, che però non sanno del traffico illecito di animali a scopo di lucro, in India e soprattutto in Thailandia, una delle mete turistiche per eccellenza dell’Asia.
Per questo motivo è stata lanciata una petizione contro due enormi destinatari, Tripadvisor e Lonely Planet che promuovono sui loro siti questo genere di turismo.
La petizione e la storia del Phajaan è raccontata in un articolo di Francesca Mancuso su Green me.it, descrivendone gli abusi e le torture che subiscono questi animali, ammaestrati e tenuti prigionieri per far divertire i visitatori.
Lo scorso anno Stephen Kaufer di TripAdvisor si era impegnato a smettere di vendere i biglietti sul sito e ad avviare il portale in cui i turisti potessero conoscere le attrazioni che sfruttano gli animali.
“Per forzarli a comportarsi in modo innaturale per trarre un profitto - scrive la giornalista - gli addestratori (chiamati mahouts) eseguono atti di incredibili crudeltà su questi animali, una pratica nota come Phajaan”. In cosa consiste? I cuccioli di elefante vengono rinchiusi in casse di legno, le gambe vengono schiacciate e i loro corpi pugnalati. Queste torture vanno avanti per anni fino a quando lo spirito dell'animale non viene piegato e sottoposto agli ordini dell'uomo. Molti elefanti non sopravvivono neanche alla brutalità di questo pseudo addestramento”.
La petizione è online e si può firmare su questo sito. L'articolo integrale invece lo trovate qui.